Medaglia d’oro SIGEP 2003
Vincitore 1° premio “proposte innovative”
Frutti dimenticati
Il Bricoccolo, la Corniola, la Nespola Giapponese e l’Azzeruolo sono frutti che rischiamo di dimenticare: ricchi di vitamine E e C, proteggono dall’usura del tempo e dalle inquietudini.
Assaggia questo NUOVISSIMO gusto!
Stimola i riocordi e la fantasia con i Frutti dimenticati.
Biricoccolo
“Antico frutto citato nel catalogo di alberi da frutto (1775) dei frati Certosini di Parigi. Ibrido naturale tra susino mirabolano e albicocco. In Italia è presente storicamente nel bolognese e nella zona vesuviana, regni dell’albicocco, fin dai primi dell’ottocento.
Era tuttavia conosciuto, sotto vari sinonimi, in Francia e anche in quella zona della pianura Padana che va da Bologna a Milano. Frutto tondo, medio-piccolo.
Buccia liscia, sottile, appena pelosa, di colore arancio-violetto. Polpa, dolce, dal sapore che ricorda l’albicocca con la fragranza di una susina, è di colore rosso-aranciato.
Corniola
Il frutto è una drupa carnosa, acidula, di forma ellittica, prima verde, poi rossa contenente un nocciolo allungato durissimo. Le corniole non vanno raccolte quando sono ancora rosse, lucenti e dure ma solo quando sono ben mature, cadono a terra e presentano un colore rosso scuro.
Nella campagna romagnola è ormai scomparsa l’usanza di raccogliere le corniole ancora acerbe e di metterle in salamoia allo stesso modo delle olive. Con le corniole si possono preparare bevande piacevoli ed indicate nelle febbri acute ed anche sciroppi, confetture marmellate.
Dai frutti raccolti nel momento in cui cominciano ad arrossire è ricavabile un ottimo aceto, mentre dai frutti maturi appassiti è spremibile, a freddo, un olio verde, limpido che non gela, atto alla fabbricazione di saponi da ardere.
Per la durezza del suo legno, usato dalle legioni romane per la costruzione delle aste per le lance, il corniolo è simbolo di durata..
Azzeruolo
“Esistono più specie di Azzeruolo a frutto rosso. L’Azzeruolo rosso è tipico dell’Italia settentrionale e cresce spontaneo anche nei boschi della della nostra zona. Differisce dagli altri tipi di azzeruolo nella forma delle foglie, che sono meno lobate e perchè fornito di lunghissime spine (fino a 6-7 cm), di cui, le altre varietà sono in genere sfornite.
I frutti eduli, simili ai precedenti, sono rossi, spesso costoluti. Molto ricercati dagli uccelli. Ottimi anche per marmellate.”
E’ un frutto della grossezza di una ciliegia con uno o due noccioli, rotondo, ellissiforme o piriforme, liscio, di colore rosso o giallino, con sapore che assomiglia a quello delle mele. Per la sua forma simile ad una mela in miniatura, i romagnoli chiamavano l’azzeruola pom rejèl cioè mela reale, che un tempo si trovava nelle bottegucce dei borghi. Se consumato fresco è un frutto rinfrescante.
La polpa pestata è antianemica e oftalmica per la presenza di vitamina A. E’ un frutto molto apprezzato in marmellate, gelatine e confetture. Dopo l’asportazione i semi sono conservabili in sciroppo.
Nespola Giapponese
Arrivato in Europa intorno al ’700 e’ una pianta dalle piccole dimensioni delle rosacee, d’origine cino-giapponese, coltivata nel bacino del Mediterraneo e in California. Ha foglie coriacee sempreverdi, fiori bianchi e frutti commestibili (nespole del Giappone). Fiorisce con i primi freddi dell’inverno, e i suoi fiori sono bianchi e profumati, il frutto matura a maggio e con le fragole è uno dei primi frutti dell’anno. Cresce nello stesso clima degli agrumeti e dell’olivo.
In passato la nespola era un frutto molto utilizzato: ha contribuito molto all’alimentazione e le sue proprietà tonico-astringenti sono state ampiamente sfruttate dalla medicina popolare fino ai primi decenni del secolo scorso.
Dal basso contenuto calorico (28 per 100 g. di nespole al netto dei noccioli), vengono consumate fresche o utilizzate per la preparazione di marmellate, dolci, ma anche liquori. Il nespolo comune (Mespilus Germanica), è stato soppiantato dal nespolo giapponese (Eriobotrya japonica), originario della Cina e del Giappone. Il nespolo del Giappone è un piccolo albero sempreverde, a foglie ampie e fiori bianchi riuniti in grappoli.
Il nespolo è conosciuto in tutto il bacino del Mediterraneo dove in alcune regioni, e segnatamente in Sicilia, sud della Spagna, Nord Africa, la coltura riveste importanza economica. I frutti in queste settimane sui nostri mercati arrivano principalmente dalla Spagna.
Hanno pezzature eccezionali fino a 70 gr. per frutto, di forma allungata e di colore albicocca; polpa gialla, tenera, succosa, leggermente acidula e aromatica con caratteri organolettici eccellenti, quattro semi per frutto, maturazione fra la prima decade di Aprile e gli ultimi di Maggio.